Bikaner. Seconda tappa del nostro viaggio di tre settimane in India. Dopo una nottata trascorsa sul treno, alle 8 di mattina arriviamo finalmente a destinazione. Bikaner è una città decisamente poco turistica, ce ne accorgiamo fin da subito dall’eccessiva insistenza dei tuk tuk che, letteralmente, ci inseguono in giro per la città, nonostante i nostri numerosi “no, grazie”. Cercando di seminare un tuk tuk più insistente degli altri, decidiamo di fermarci a fare colazione in un bar dove anche comunicare in inglese si rivela alquanto complicato: al nostro “one coffee and one tea” riceviamo uno sguardo perplesso da parte del proprietario! Alla fine ci rassegniamo e optiamo per una colazione a base di Fanta e qualche biscotto!

Il motivo per cui solitamente si decide di fermarsi a Bikaner è uno: il Karni Mata, il tempio del topi. Quindi un giorno è più che sufficiente in questa città. Noi abbiamo deciso di prenotare ugualmente una camera alla Shanti House, una guesthouse condotta, per l’appunto, da Shanti e sua moglie, così da non portare in giro tutto il giorno gli zaini e poterci riprendere totalmente dal caos di New Delhi!
Per la cena non possiamo che consiglairvi il ristorante Gallops, situato vicino al Forte, dove potrete assaggiare un chicken tandoori da favola!

Karni Mata, il tempio dei topi
Benvenuti a Karni Mata, il tempio di Deshnok, cittadina situata a circa 30 km da Bikaner, nel Rajahstan. L’unico luogo al mondo dove ad essere venerati sono… migliaia di topi! Ma questa è l’India, il paese dove tutto è possibile, il luogo delle stranezze e delle contraddizioni!
Quando decidi di varcare la soglia di questo tempio, hai necessariamente bisogno di quei cinque o sei secondi per prendere tutto il coraggio che improvvisamente ti è venuto a mancare e realizzare che sei circondato da… topi! Topi che corrono sulle mattonelle in marmo del pavimento, topi che sbucano dai tubi di scarico, topi che si arrampicano sulle pareti, topi che si cibano da grosse ciotole contenente latte… insomma, un andirivieni frenetico di code grigie e zampette rosa che rendono il tutto abbastanza surreale! Ma quello che forse colpisce di più sono i fedeli che, oltre a pregare, condividono latte, dolci, frutta e cereali proprio con questi animaletti, cibandosi dalla stessa ciotola.

La leggenda narra…
Karni Mata, ritenuta una reincarnazione della dea Durga, è una donna vissuta tra il XIV e il XV secolo e appartenente ai Charan, la casta dei poeti e dei cantastorie. Un giorno Karni Mata chiese a Yama, il Dio della morte, di riportare in vita il suo figliastro, Laxman, morto annegato in un lago. Yama rispose che non avrebbe potuto farlo, poiché il piccolo si era già reincarnato. Karni Mata andò allora su tutte le furie e decise che da quel momento in poi ogni charan, dopo la morte, si sarebbe reincarnato direttamente in un topo. Ecco spiegato perchè solo i topi presenti in questo tempio sono protetti e venerati!
Ma quanti sono questi topi? 100? 1.000? 5.000? No, i topi sono (o meglio, dovrebbero essere) 20 mila! E noi come facciamo a saperlo? Beh, ovviamente anche in questo caso c’è una leggenda. Si narra infatti che 20 mila soldati disertarono una cruenta battaglia e fuggirono nella città di Deshnoke per invocare il perdono di Karni Mata. La donna, invece che punirli con la morte, concesse loro il perdono trasformandoli in topi e offrendo loro il Tempio come dimora, i soldati, per ringraziare la clemenza di Karni Mata, le giurarono fedeltà eterna.

Consigli e curiosità:
- Innanzitutto, come in tutti i templi indiani, non è possibile accedere con le scarpe, quindi indossate almeno due paia di calzini.
- Attenzione a non calpestare o a uccidere nessun topo, pare infatti che si rischi, oltre alla sfortuna eterna, il pagamento in oro del valore del peso dell’animale.
- Tra i 20.000 topi se ne aggirano anche alcuni albini, ritenuti la reincarnazione di Karni Mata e dei suoi figli, per chi li avvista è riservata un enorme fortuna destinata a lui e ai suoi cari, quindi aguzzate la vista 😉
- Da sempre i topi sono stati ritenuti portatori di peste e malattie, ma nella zona del Tempio di Karni Mata, in seicento anni non vi è mai stato un focolaio di peste; anzi, quando c’è un’epidemia, i fedeli si recano proprio in questo tempio per chiedere la benedizione della dea per non essere contagiati.
Comments
6 CommentsDenise
Gen 28, 2019Ommioddio! Camminare scalza tra i topi, non so se ci riuscirei!
Valentina
Gen 18, 2019OMG Sai che non avevo mai sentito parlare di questo luogo e neanche avevo mai visto immagini simili!!! Io ho proprio il terrore dei topi (più della paura che ho per serpenti e ragni), quindi non credo proprio che potrei entrare in un posto simile… poi quando ho letto che bisogna entrare scalzi… mi accontento di vedere questo tempio dalle tue foto 😉
Julia
Gen 11, 2019Avevo visto questo tempio in un documentario, l’India mi ha da sempre affascinato molto. Allo stesso modo detesto i topi quindi anche se spinta dalla curiosità non entrerei mai, neppure con n mila paia di calzini, forse con gli stivali alti in gomma ma è vietato.. pazienza 🙂
Simona
Dic 29, 2018Innanzitutto devo dire complimenti. Non solo per aver trovato un posto del genere ma per esserci veramente entrati. In viaggio sono la persona più flessibile del mondo ma entrare in un tempio sapendo che al suo interno ci sono 20mila topi, ecco…non so se sarei riuscita! Non sapevo neppure che esistesse un posto del genere!
Lucy
Dic 28, 2018OMG, questo posto è strepitoso, bravi per essere andati a scovarlo! Non riesco a immaginare se mi ci sentirei come Indiana Jones (sgomenta) o se non farei una piega. Sono troppo curiosa! Comunque le leggende relative, in particolare il sospetto di dover corrispondere il valore in oro corrispondente al peso dell’animale, sono fantastiche!
Ciao, continuate così!
Virginia
Dic 28, 2018Cavolo che posto assurdo che deve essere! A noi è già capitato di vedere fedeli e scimmie banchettare insieme a Kathmandu, ma immaginare uomini e topi mangiare dalla stessa ciotola, beh, un po’ di impressione la fa! Complimenti per il coraggio ragazzi, non so se noi ci riusciremmo