Durante la nostre tre settimane in India, non potevamo non fare una tappa a Jaipur, la città rosa dell’India.
Capoluogo dello stato indiano del Rajasthan, popolata da più di tre milioni di abitanti, Jaipur è una città sicuramente frenetica e caotica ma che conserva un suo particolare fascino grazie a suoi eleganti palazzi, agli edifici di colore rosa e ai maestosi templi e forti disseminati nel territorio circostante.
Cosa vedere a Jaipur
Noi abbiamo dedicato a Jaipur una sola giornata. Sicuramente non sufficiente per ammirare tutte le bellezze che questa città sa offrire. Ecco nel dettaglio le nostre tappe nell’incantevole città rosa dell’India.
Amber Fort
A circa 11 chilometri da Jaipur, nella cittadina di Amer, si trova l’Amber Fort, un immenso forte costruito in arenaria rossa e marmo bianco, il cui nome sembra derivare direttamente dal suo colore molto simile all’ambra.
L’Amber Fort è un’antica fortezza risalente al XVI secolo, voluta dai guerrieri rajput e costruita nel luogo in cui già nel X secolo sorgeva un piccolo forte.
Al suo interno i magnifici mosaici e le fini decorazioni murarie vi lasceranno a bocca aperta. Imperdibile poi il Palazzo degli Specchi, dove le pareti e il soffitto di questa stanza sono interamente coperti da specchi e vetri colorati. Davvero spettacolare.
Ma oltre alla meravigliosa architettura di questo complesso, ciò che colpisce è la vista incantevole su Jaipur e sul paesaggio circostante.
L’Amber Fort è infatti situato su una collina ed è raggiungibile in tre differenti modi:
- a piedi, con una camminata di circa 15 minuti si arriva direttamente all’ingresso monumentale, Suraj Pol, la porta del Sole;
- sul dorso di un elefante, giungendo anche in questo caso davanti alla porta del Sole;
- in macchina, chiedendo al vostro driver di accompagnarvi fino all’ingresso, in questo caso l’accesso è però dalla porta della Luna.






Jal Mahal
Sulla strada di ritorno dall’Amber Fort abbiamo fatto una piccola sosta per ammirare il Jal Mahal, meglio noto come il Water Palace, il Palazzo d’acqua. Il Jal Mahal, un maestoso palazzo in marmo bianco, residenza estiva del Maharaja, sembra proprio essere sospeso tra le acque del lago artificiale. Purtroppo è chiuso al pubblico e quindi è possibile ammirarlo solo da lontano.

Galta Ji, il tempio delle scimmie
Situato ad una decina di chilometri dal centro della città, il Galta Ji, meglio noto come il Mokey Temple, è una delle tappe più autentiche e meno turistiche di Jaipur.
Si tratta di un complesso monumentale, incastonato tra la roccia, composto da alcuni templi e dedicato al Dio Sole e ad Hanumat, una divinità dall’aspetto di una scimmia. Il Galta Ji è un luogo di pellegrinaggio per i fedeli induisti ed è la dimora di più di un centinaio di simpatiche scimmie, considerate sacre.
A noi questo tempio è piaciuto davvero tantissimo, insieme al Karni Mata di Bikaner, è probabilmente il tempio più autentico e suggestivo che abbiamo visto durante il nostro viaggio in India.


Hawa Mahal, il Palazzo dei Venti di Jaipur
L’ Hawa Mahal, simbolo della città di Jaipur, è un magnifico palazzo di cinque piani in arenaria rosa e rossa, dalla suggestiva architettura a nido d’ape, simile ad un alveare. Costruito nel 1799 per volere del Maharaja Sawai Pratap Singh con l’intento di consentire alle donne della famiglia di reale di poter guardare fuori dalle 953 finestre senza però essere viste dall’esterno.
Noto anche con il nome di Palazzo dei Venti per la sua particolare struttura che consente una perfetta ventilazione e refrigerazione delle stanze, ottenuta grazie all’aria che entra dalle minuscole finestre della facciata.
L’Hawa Mahal è visitabile internamente e dall’ultimo piano è possibile godere di una bellissima vista sulla città
Per ammirare invece il palazzo in tutto il suo splendore vi consigliamo di recarvi al rooftop del bar proprio di fronte, la vista da quassù è insuperabile!



Curiosità, come mai Jaipur è rosa?
A Jaipur, tutti gli edifici del centro storico sono stati costruiti in arenaria rosa e rossa e per capirne la ragione dobbiamo fare un salto nel passato. Più precisamente nel 1786, quando il futuro re d’Inghilterra, il Principe Alberto, programmò un viaggio in India. Jaipur andava allora ridipinta per accogliere con tutti gli onori il monarca inglese, ma l’unico colore disponibile in quel momento in grandi quantità era il rosa, per altro colore simbolo di ospitalità e accoglienza.
Il risultato piacque così tanto alla moglie favorita del Maharaja Sawai Ram Singh II che riuscì a convincerlo ad emanare una legge che vietava di dipingere di un altro colore gli edifici della città; la legge venne approvata nel 1877 ed è in vigore ancora oggi.
