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Italia, Trentino Alto Adige

La Rifugiata Classica: tre giorni sulle Dolomiti sciando zaino in spalla

posted by wanderful travels
Feb 23, 2020 569 36 0
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La Rifugiata Classica: tre giorni sulle Dolomiti sciando zaino in spalla

Sciatori e snowboarder a noi l’attenzione, quello che stiamo per raccontarvi è un itinerario pazzesco tra vette innevate, tramonti infuocati e piste meravigliose. Siamo sulle Dolomiti, diventate patrimonio UNESCO nel 2009, e il nostro itinerario di tre giorni rigorosamente sci/tavola ai piedi, conosciuto da alcuni con il nome di “Rifugiata Classica“, toccherà alcuni dei luoghi più belli dell’intero comprensorio sciistico. Tanto per fare qualche nome? Il circuito del Sellaronda, l’Alpe di Siusi e il Lagazuoi, mica male eh?

Allora, pronti? Via!

Le tappe principali

Il Sellaronda

Meta ambita da sciatori provenienti da ogni parte del mondo, il “Giro dei Quattro Passi” si trova al cospetto delle Dolomiti ed è una delle cose da fare assolutamente se, come noi, amate lo sci.

Il Sellaronda è un percorso circolare intorno alle rocce dolomitiche del Gruppo del Sella, in una zona di confine tra Trentino, Veneto e Alto Adige. Tre sono le province coinvolte, quelle di Trento, Bolzano e Belluno, e quattro sono i passi da attraversare: Passo Sella, Passo Pordoi, Passo Campolongo, Passo Gardena, da qui il nome “Giro dei Quattro Passi”. Un vero e proprio girotondo di emozioni tra fatica e soddisfazione. Si scia per un’intera giornata percorrendo 26 km di piste sempre nuove, senza mai ripetere due volte lo stesso percorso.

Il Giro dei Quattro Passi è lungo complessivamente 40 km, con un livello di difficoltà medio, ed è percorribile sia in senso orario, seguendo la segnaletica arancione, che in senso antiorario, seguendo la segnaletica verde. I principali punti di accesso sono: Selva di Val Gardena, Corvara, Arabba e Canazei.

Quello che vi possiamo garantire è che il panoramara qui è davvero mozzafiato, un susseguirsi di paesaggi sempre diversi che vi rimarranno nel cuore.

Sellaronda Ski Map
Sellaronda Ski Map

Alpe di Siusi

Pronti ad immergervi in un paesaggio da cartolina? Se la risposta è affermativa allora non potete non andare nell’Alpe di Siusi, il più grande altopiano d’Europa. Con ben 300 giorni di sole all’anno, questo comprensorio sciistico offre impianti di risalita ultramoderni e 60 km di piste da sci perfettamente preparate e adatte anche ai più piccoli, oltre ad un panorama di tutto rispetto con una vista mozzafiato sul maestoso Sciliar e sul gruppo del Sassolungo.

L’alpe di Siusi è davvero adatta a tutti. Un circuito di sci di fondo di 80 km. Il più grande snowpark di tutto il trentino, classificatosi nel 2018 nella top 3 dei “Best Freestyle Resorts” a livello mondiale. Piste da slittino dedicate.

Insomma, impossibile non andarci.

Alpe di Siusi Ski Map
Alpe di Siusi Ski Map

Il Lagazuoi

Vette dolomitiche a 360°, dalle Tofane alla Marmolada fino al gruppo del Sella. In cima al Lagazuoi, a 2778 m, il panorama lascia davvero senza fiato.

Sulla cima si arriva, partendo dal Passo Falzarego, con la funivia Lagazuoi, unica nel suo genere, essendo sospesa su funi senza piloni portanti intermedi.

Il Passo Falzarego è situato a 17 km da Cortina d’Ampezzo e a 12 km da Badia ed è raggiungibile sia con mezzo proprio che con autobus pubblico.

Giunti in vetta, si possono percorrere due piste da sci:  la Pista Lagazuoi, lunga 3,5 km, che ritorna al Passo Falzarego, e la seconda, la famosa Pista Armentarola, che collega Cortina d’Ampezzo alla Val Badia. 8 km e mezzo di pista immersa in un paesaggio magico: cascate di ghiaccio, una vista meravigliosa e una baita famosissima per l’ottima carne, il Rifugio Scotoni, un must se si capita a pranzo. Il tutto è reso ancora più fiabesco dai cavalli che vi attendono a fine pista e che vi traineranno fino allo skilift di Armentarola, in Alta Badia.

Lazaguoi Ski Map
Lazaguoi Ski Map

Il nostro itinerario

Giorno 0

Partenza alla sera per arrivare in Val di Fassa, punto di partenza del nostro itinerario. Decidiamo di dormire all’Hotel Vajolet a Mazzin, situato a circa 7 km da Canazei. L’hotel è carino e il rapporto qualità/prezzo è sicuramente ottimo.

Giorno 1

Tappe principali: Canazei – Selva – S. Cristina (Monte Pana) – Saltria e Alpi di Siusi – Ortisei – Chalet Resciesa

Belvedere, Canazei

Di prima mattina carichiamo la macchina e ci dirigiamo a Canazei, punto di partenza del nostro itinerario. Parcheggiamo la macchina di fronte alla funivia, zaini in spalla, sci e snowboard ai piedi e finalmente partiamo!

Dal Belvedere iniziamo a percorrere il Sellaronda arancione, direzione Selva, per poi deviare verso il Piz Sella. Qui una lunga pista rossa ci conduce al Monte Pana.

Dal Monte Pana, indicativamente ogni 30 minuti (ma potete controllare gli orari precisi sul sito ufficiale) partono gli skibus che in circa un quarto d’ora conducono a Saltria, località situata nella bellissima Alpe di Siusi.

Weiss in attesa dello skibus per Saltria

L’Alpe di Siusi ci regala un paesaggio da cartolina: dolci colline innevate incorniciate da un cielo limpidissimo, un vero paradiso terrestre! In questa bellissima vallata trascorriamo la mattinata restante per poi concludere in bellezza con un ottimo pranzo al Rifugio Dibaita. A pancia piena, verso le 15.00 iniziamo a dirigerci verso il rifugio dove trascorreremo la notte. Seguiamo quindi le indicazioni per il centro di Ortisei e prendiamo la funivia n. 1 che ci conduce in paese, da qui, sci e snowboard in spalla ci dirigiamo a piedi fino alla funicolare Resciesa, un trenino rosso che ci conduce direttamente al Resciesa Chalet.

Canederli in alta quota
Alpi di Siusi, Dolomiti

Difficile descrivere a parole la bellezza di questo piccolo rifugio sperduto sulle Dolomiti. Le camere sono dei veri e propri Chalet a due piani dai quali si può godere di una vista meravigliosa.

Ovviamente ceniamo qui, siamo gli unici ospiti e la proprietaria ci vizia con deliziosi manicaretti.

Giorno 2

Tappe principali: Chalet Resciesa – S. Cristina – Selva – Corvara – Armentarola – Rifugio Lagazuoi

E’ di nuovo giorno e ad accoglierci una colazione indimenticabile e una vista fantastica sulle Dolomiti. La giornata inizia decisamente nel migliore dei modi!

Il risveglio allo Chalet Resciesa
La colazione allo Chalet Resciesa
La vista dallo Chalet Resciesa

Rimenttiamo sci e snowboard ai piedi e riprendiamo il nostro itinerario. Dallo Chalet Resciesa ci dirigiamo verso la funivia 3 che ci porta in cima al monte Seceda. Qui ci lasciamo tentare e scendiamo da La Longia, una pista rossa lunga ben 10,5 km che ci riporta in centro Ortisei.

Riprendiamo la funivia che ci conduce sempre in cima al Monte Seceda e, questa volta, scendiamo lungo il versante opposto in direzione S. Cristina, dove giungiamo con il Val Gardena Ronda Express, una comodissima “metro” (compresa nel Dolomiti Superski) che collega le piste di S. Cristina con quelle di Ortisei.

Da S. Cristina ci dirigiamo verso Selva e riprendiamo il giro del Sellaronda arancione da dove l’avevamo lasciato. Salutiamo la Val Gardena e giungiamo in Val Badia.

Con la super colazione della mattina riusciamo a saltare il pranzo e decidiamo di dirigerci verso il prossimo rifugio dove trascorreremo la notte. Percorriamo le piste di Colfosco, Corvara e arriviamo, dopo un paio di ore, ad Armentarola dove attendiamo il pullmino che ci porterà al Passo Falzarego. Dopo una mezz’oretta di tornanti giungiamo a destinazione e da qui prendiamo la funivia che ci porta direttamente sulla vetta del Lagazuoi, a 2352 m. Una volta su, il paesaggio è da pelle d’oca.

Ceniamo e dormiamo al Rifugio Lagazuoi, molto più turistico rispetto allo Chalet Resciesa. Il cibo è così e così, le camere idem però la vista da quassù è davvero impagabile, considerando che il rifugio si trova proprio sulla cima dell’omologo monte.

Vista dal Rifugio Lagazuoi
Tramonto dal Rifugio Lagazuoi
Aperitivo al rifugio Lagazuoi

Giorno 3

Tappe principali: Rifugio Lagazuoi – Gran Risa – Arabba – Canazei

Un risveglio ad alta quota che ci toglie il fiato. Dopo mezz’oretta di foto rimettiamo sci e snowboard ai piedi e scendiamo lungo la pista Armentarola, in direzione Alta Badia. Arrivati sull’ultima parte di pista pianeggiante troviamo le carrozze con i cavalli che, tramite una fune, trainano gli sciatori fino ad Armentarola.

Una volta arrivati ad Armentarola riprendiamo il Sellaronda arancione ma deviamo subito in direzione La Villa per lanciarci lungo la famosissima Gran Risa nera, pista che ospita ogni anno la gara di Coppa del Mondo maschile di slalom gigante. Ancora carichi di adrenalina rientriamo nel circuito del sellaronda e proseguiamo in direzione Arabba.

Decidiamo di pranzare al Rifugio Plan Boè con l’immancabile Piatto dello sciatore, uovo, patate e speck. Buonissimo!

Alta Badia, Dolomiti
Alta Badia, Dolomiti
Rifugio Plan Boè, Piatto dello sciatore
Rifugio Plan Boè, Piatto dello sciatore

A pancia piena arriviamo in cima a Porta Vescovo, la vetta principe di Arabba, scendiamo in direzione Canazei, fino ad arrivare in centro paese.

Terminano così tre giorni meravigliosi, un weekend che ci porteremo sempre nel cuore. A presto Dolomiti!

Alpe di SiusiChalet ResciesaDolomitiGiro dei Quattro PassiItaliaLagazuoiRifugio LagazuoiSellaronda
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MARCO E MARTINA

Amiamo i viaggi fai da te e lontani dalle classiche mete turistiche. In ogni luogo cerchiamo qualcosa di insolito da vedere o fare. Il nostro primo viaggio insieme? 3 settimane in India e da lì non abbiamo più smesso di organizzare, sognare e parlare di viaggi.

 

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Questo brutto periodo tra lockdown, voli cancellati e quarantene non è ancora finito, eppure la voglia di ricominciare non è mai stata così forte...quella voglia di riprendere a programmare viaggi e avventure, di scoprire luoghi imperdibili e di sentirsi finalmente liberi e vivi.
Ci piacerebbe ripartire da dove tutto è iniziato: l'India.
Quel primo viaggio in una terra lontana che ci ha segnato e ci è rimasto nel cuore, che ci ha reso i viaggiatori che siamo oggi e che ha cambiato definitivamente la nostra mentalità.  Ne parliamo anche nel nostro  nuovo articolo: "Jaipur la città rosa dell'India". 🇮🇳
(As usual LINK IN BIO)  Ed ora invece vorremmo sapere: qual è stato il vostro primo vero viaggio/avventura? Fatecelo sapere nei commenti 📖
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✈❌  Nel 2019 avevamo scelto come meta per l'estate l'Argentina. 🇦🇷
La Patagonia con i suoi ghiacciai, il territorio andino, tra montagne colorate ed un bianchissimo deserto di sale ed infine loro, le Cascate di Iguazu, una delle sette meraviglie del Mondo Naturale. (a proposito, il nostro ultimo articolo è proprio dedicato a loro, LINK IN BIO).
Insomma il Sud America ci aveva proprio conquistati, per questo già sul volo di ritorno da Buenos Aires a Milano avevamo deciso la metà per agosto 2020... Il PERÚ. 
Presi dall'entusiasmo, dopo pochissimo tempo avevamo un itinerario pronto e, soprattutto, il volo prenotato. 
Ma poi è arrivato il Covid, il lockdown, il volo cancellato.
È stata dura rinunciare a Machu Pichu, ma siamo certi che tra qualche mese questa pandemia inizierà a diventare un brutto ricordo e noi saremo ancora più carichi per il tanto sognato Perù 💪🏼  Nel frattempo proviamo noi a farvi sognare un po', con qualche foto delle cascate di Iguazú 🤩  Anche voi avete dovuto cancellare il vostro viaggio? Ma soprattutto, avete qualche consiglio per il Perù?  Fatecelo sapere nei commenti 👇🏼
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Auguri a quelle donne che ci stressano ogni giorno
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ma soprattutto, Auguri a quelle donne che rendono questo mondo meno Noioso (TUTTE.) 🌍  Auguri alla più importante di tutte le donne, la mia compagna di viaggio e di vita, nonché mente e penna di questo nostro piccolo blog. 📖 @marti_crippa
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Non si fa altro che parlare di zone rosse, gialle bianche o blu...lo spettro di un nuovo lockdown incombe e la luce in fondo al tunnel ancora non si vede. È passato un anno da quando questa pandemia ci ha completamente distrutto le vite, un anno a sognare che tutto finisse presto e che si potesse tornare a viaggiare. 
Per non perdere l'ottimismo e la voglia di ripartire, non ci resta che RICORDARE. 
L'ultimo nostro ricordo prima che tutto cambiasse, è New York. Festeggiare capodanno nella città più famosa al mondo è stato fantastico, scrivendo l'articolo tanti bei ricordi ci sono tornati in mente (come al solito trovate il link in BIO). 📖
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Ma ora vogliamo sapere, qual è stato il vostro ultimo viaggio? 🌍✈  Fatecelo sapere nei commenti. 😁
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Giorno 4: Rifugio Sapienza. => crateri sommitali A/R
16 km, 1367 m 📈 📉
Giorno 4: Today is the day. Dopo tre giorni di trekking mozzafiato, siamo pronti per affrontare l'ascesa ai crateri sommitali dell'Etna, il vulcano attivo più alto d'Europa.
Scegliamo di affrontarla senza l'ausilio di fuoristrada e funivia, perché riteniamo che questa sia l'unica opzione in grado di preservare l'ambiente circostante, senza impattare negativamente sulla natura. 
Dal Rifugio Sapienza imbocchiamo quindi il tracciato percorso usualmente dai fuoristrada. Siamo soli, nessun essere vivente all'orizzonte. Solo noi e l'Etna. Mentre saliamo lo sentiamo borbottare, dai suoi crateri sommitali vediamo coltri di nubi divenire sempre più scure. 
Dopo aver attraversato un paesaggio lunare, contornato da vecchi crateri, arriviamo finalmemte alla torre del filosofo (2920m), da qui la salita è consentita solo con l'ausilio delle guide vulcanologoche. 
Attendiamo allora l'arrivo di Nikos, la guida di Etna Nord, e partiamo. Ormai, solo 400 metri ci dividono dalla metà finale. Il meteo non è certo stato clemente con noi, la pioggia infatti ci accompagna per tutto il tratto finale. Ma quando l'odore di zolfo si fa sempre più insistente capiamo di aver raggiunto finalmente i crateri sommitali dell'Etna. L'emozione è fortissima. La gioia di aver compiuto questa piccola (ma per noi grande) impresa è immensa e la vista da quassù ripaga completamente le fatiche di questi quattro giorni. 
Riscendiano a valle, fermandoci lungo il tragitto ad ammirare vecchi crateri, tunnel lavici e bocche effusive. Con un gioco di talloni ci lasciamo scivolare sulla sabbia lavica fino a raggiungere nuovamente il Rifugio Sapienza.  Concludiamo così la nostra Grande Traversata Etnea. Quattro giorni di trekking, 67 chilometri percorsi. Esausti ma felici come non mai.
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Giorno 3: Bivacco Montescavo => Rifugio Sapienza. 
14 km, 465 m 📈 
L'obbiettivo del terzo giorno è raggiungere il Rifugio Sapienza (1920 m.s.l.m.) che sarà la nostra base di partenza per raggiungere la cima dell'Etna.
Le fatiche dei giorni precedenti si fanno subito sentire appena ci rimettiamo in viaggio, fortunatamente ci aspetta la tappa più tranquilla di questa nostra traversata etnea. 
I primi km passano velocemente accompagnati da un cambiamento del paesaggio che sembra seguire il nostro cammino. Il versante sud del vulcano ci stupisce, i boschi e le colate laviche lasciano spazio ad un verde tipico dei paesaggi di montagna...per un attimo ci dimentichiamo di essere al cospetto del più alto vulcano d'Europa. 
Raggiungiamo presto il rifugio, nonostante un'acquazzone che ci sorprende quando mancano ormai pochi km, e grazie a una bella doccia calda e un paio di gin tonic recuperiamo subito le forze e iniziamo a pensare al grande giorno: domani c'è l'ascesa ai crateri sommitali. 🌋💪🏻
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