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Italia, Sicilia

Scala dei Turchi, una visita consapevole

posted by wanderful travels
Dic 7, 2020 938 120 0
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Scala dei Turchi, una visita consapevole

Lungo la costa della Sicilia Meridionale, nella provincia di Agrigento, a pochi passi da Porto Empedocle, nel comune di Realmonte, sorge uno dei luoghi naturali più suggestivi al mondo, la Scala dei Turchi.

La Scala dei Turchi è parete rocciosa dal particolare colore bianco che scivola a gradoni nel mare cristallino. Il caratteristico colore di questa falesia è dovuto al materiale con cui è composta, ossia marna, una roccia sedimentaria molto friabile, di natura argillosa e calcarea.

Negli anni, la costante azione del vento e delle onde del mare ha sapientemente modellato la morbida roccia di cui è composta, creando la caratteristica “scala” e donandole una particolare forma ondulata e irregolare, con linee dolci e rotondeggianti.

Tra storia e leggenda

La formazione della Scala dei Turchi

La scala dei turchi ha una storia lunga milioni d’anni. La sua formazione si pensa risalga a circa due milioni e mezzo di anni fa, quando qui tutte le terre erano ancora sommerse dell’acqua. Tuttavia, in seguito all’avvicinarsi della zolla africana con quella euroasiatica, diverse terre emersero improvvisamente, tra cui anche la Scala dei Turchi.

A riprova di ciò, la Scala dei Turchi, oltre che da marna, è costituita da microfossili, ossia gusci di conchiglie calcaree dalle dimensioni di un millesimo di millimetro che vivevano proprio nei fondali marini prima che la scala dei turchi emergesse.

Scala dei Turchi, Sicilia
Scala dei Turchi, Sicilia

Nel corso di migliaia e migliaia d’anni, questa candida falesia è stata sapientemente modellata dall’azione del vento e dell’acqua e oggi Madre Natura, ancora una volta, ci regala uno spettacolo unico nel suo genere.

Scala dei Turchi, Sicilia
Scala dei Turchi, Sicilia

L’origina del nome

La Scala dei Turchi sembrerebbe prendere il nome dai pirati Saraceni, impropriamente chiamati Turchi dalle popolazioni locali dell’epoca, che nel ‘500, dopo aver ormeggiato la navi, utilizzavano i candidi gradoni naturali di questa parete rocciosa per raggiungere i villaggi vicini e saccheggiarli. Da qui, appunto, il nome “Scala dei Turchi”.

Tra abusivismo e riqualificazione

La zona della Scala dei Turchi è purtroppo tristemente nota per diversi esempi di abusivismo edilizio.

Alla fine degli anni Ottanta, infatti, prese avvio un cantiere per la costruzione di un complesso alberghiero proprio sulla spiaggia ai piedi della falesia. Grazie alla denuncia di Legambiente, i lavori vennero bloccati nel 1992 e, nel 2013, dopo una lunga battaglia giudiziaria portata avanti dal Comune di Realmonte, dal FAI, il Fondo Ambiente Italiano, e da Legambiente, l’ecomostro è stato finalmente abbattuto.

Ecomostro – Scala dei Turchi

Nel 2015, inoltre, grazie al progetto “I Luoghi del Cuore” promosso dal FAI, con cui è stato stanziato un contributo di 20.000 euro, è stato demolito anche un altro ecomostro che sorgeva su un piccolo terrazzo roccioso e che da tempo deturpava l’ambiente. Alla demolizione è seguita una riqualificazione dell’area, trasformata in un belvedere pubblico da cui ammirare la Scala dei Turchi in tutta la sua grandezza e meraviglia.

Nel 2007, il comune di Realmonte ha anche dato il via ad un percorso per l’inserimento della Scala dei Turchi nella lista dei luoghi dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Un iter sicuramente intralciato dalle strutture abusive costruite negli anni passati e che deturpavano l’ambiente circostante ma anche da una questione alquanto bizzarra che riguarda la proprietà della Scala dei Turchi.

Sembrerebbe, infatti, che questo tratto di costa sia proprietà privata, nonostante il Comune di Realmonte ed altri enti ed associazioni abbiamo finanziato progetti di recupero e manutenzione. Ferdinando Scibarrà, un cittadino di Realmonte, risulta infatti essere catastalmente proprietario di una grossa parte della Scala dei Turchi, ma al contempo è anche indagato per danneggiamento del patrimonio storico, artistico e archeologico dell’area in quanto non ha impedito il danneggiamento e il deterioramento del sito.

Un fatto sicuramente controverso che è culminato con il sequestro dell’area da parte della Procura di Agrigento nel febbraio 2020. Un sequestro finalizzato anche ad evitare il sempre più elevato rischio idrogeologico a cui è sottoposta questa candida falesia.

La Scala dei Turchi è infatti di per sé un sito molto fragile, che deve essere salvaguardato soprattutto dall’impatto della presenza turistica. Recentemente si sono registrati cedimenti del costone di marna bianca e, fatto ancora peggiore, si sono verificati atti di vandalismo, gente che portava via pezzi di marna, graffiti e buchi nella scogliera non autorizzati.

Visitare la Scala dei Turchi in modo consapevole

Tutelare le bellezza del nostro Pianeta, questo è a nostro parere il mantra che andrebbe sempre seguito. Per questo riteniamo che siano solo tre i modi per poter visitare la Scala dei Turchi in modo consapevole.

Per i più fortunati, ammirare la Scala dei Turchi direttamente dal mare con un escursione in barca è senza dubbio un’esperienza affascinante ed emozionante. Noi non abbiamo avuto l’occasione, ma cercando su internet abbiamo trovato l’Associazione Lupi di Mare che offre tour in gommone di mezza giornata con partenza dal porto di San Leone. Le recensioni ci sembrano ottime e quindi ci sentiamo di consigliarvela 😉

Un secondo modo, è sicuramente ammirare questa meravigliosa falesia dalle spiagge adiacenti. La Scala dei Turchi, infatti, si erge tra due spiagge di sabbia fine. Alla sua destra troviamo Lido Rosello, frazione marina di Realmonte, mentre alla sua sinistra possiamo ammirare Punta Grande, la spiaggia dorata di Porto Empedocle.

Noi abbiamo optato per la spiaggia di Punta Grande. Dopo aver lasciato la nostra macchina lungo i parcheggi situati sulla Strada Provinciale 68, siamo scesi allo stabilimento balneare “Lido Scala dei Turchi” e abbiamo proseguito verso destra, avvicinandoci alla falesia.

Scala dei Turchi - Vista dalla Spiaggia di Punta Grande
Scala dei Turchi – Vista dalla Spiaggia di Punta Grande

Con il senno di poi, crediamo che la spiaggia di Lido Rosello sia più bella e, probabilmente, meno affollata. Inoltre, dalla Spiaggia di Lido Rosello, camminando sul bagnasciuga per circa un chilometro verso sinistra, è possibile arrivare ad un’insenatura di sabbia dorata, proprio a ridosso della Scala dei Turchi. Qui l’acqua è davvero cristallina e il panorama meraviglioso.

Scala dei Turchi, Sicilia
Scala dei Turchi, Sicilia

Ultima opzione è ammirare la Scala dei Turchi dalle due terrazze panoramiche presenti sempre lungo la Strada Statale 68, a pochi dalla spiaggia di Lido Scala dei Turchi. Situate a 300 metri l’una dall’altra, offrono un panorama davvero unico e spettacolare, con una vista completa su tutta la Scala dei Turchi, in tutta la sua maestosità e bellezza.

Scala dei Turchi, Sicilia
Scala dei Turchi, Sicilia
Scala dei Turchi, Sicilia
Scala dei Turchi, Sicilia

Ecco, questi sono a nostro parere gli unici tre modi per visitare e ammirare la Scala dei Turchi in modo consapevole e rispettoso dell’ambiente. Da febbraio 2020 la salita su questa candida falesia è stata infatti, fortunatamente, interdetta. Purtroppo, però, abbiamo trovato molte persone incuranti delle regole. Per questo, vorremmo concludere questo articolo con una piccola riflessione.

Davvero siamo così egoisti da credere che un selfie abbia più valore di un bene paesaggistico di tale rarità e bellezza? Siamo di fronte ad un luogo soggetto ad un forte rischio idrogeologico che rischia di essere rovinato o, addirittura, distrutto dall’azione umana. Forse, dovremmo davvero fermarci a riflettere un po’ di più sull’impatto che noi esseri umani abbiamo sulla natura e sull’ambiente, adottando delle scelte consapevoli e etiche volte a conservare e valorizzare le meraviglie del nostro pianeta.

Scala dei Turchi - Persone incuranti delle regole
Scala dei Turchi – Persone incuranti delle regole
Scala dei Turchi, Sicilia
Scala dei Turchi, Sicilia
AgrigentoPorto EmpedocleRealmonteScala dei TurchiSicilia
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