Ci troviamo in Veneto, nella città natale del famoso architetto Andrea Palladio, qui il baccalà è una vera specialità e un buon bicchiere di spritz non può di certo mancare. Di che luogo stiamo parlando? Semplice, di Vicenza! Dal 1994 patrimonio UNESCO, questa città, che potrete girare tranquillamente a piedi, saprà sorprendere anche voi. Quindi non ci resta che lasciarvi il nostro itinerario di un giorno suddiviso in otto tappe.
1. Le Ville di Vicenza
Dopo aver parcheggiato l’auto vicino allo Stadio (gratuito la domenica), ci incamminiamo verso l’Arco delle scalette, da qui parte una rampa di scale che conduce al Santuario di Monte Berico. Ma a metà strada una deviazione è d’obbligo, verso dove? A pochi passi da noi si trovano due degli esempi più belli dell’architettura vicentina: Villa Valmarana ai Nani, famosa per gli affreschi di Tiepolo, e Villa Capra, che porta la firma del grande Andrea Palladio.

Villa Valmarana ai Nani

La Villa Valmarana ai Nani, risalente al ‘700, è costituita da tre edifici situati in un grande parco d’epoca: la Palazzina, la Foresteria e la Scuderia, circondati da splendidi roseti e da un bellissimo giardino all’Italiana.

La Palazzina e la Foresteria sono poi magnificamente adornate con gli affreschi di Giambattista e Giandomenico Tiepolo: l’Eneide, l’Iliade, e l’Orlando Furioso sono solo alcuni dei racconti che prendono forma sulle pareti della Villa. All’esterno, invece, sul muro di cinta che circonda la proprietà, sono disposte 17 statue in pietra raffiguranti dei nani, da qui il nome della Villa. A questi personaggi è legata la suggestiva leggenda della principessa Layana: una ragazza affetta da nanismo che, per evitare che venisse a conoscenza del suo difetto fisico, venne rinchiusa nella Villa dai genitori insieme a servitori e custodi nani. Quando però nella villa arrivò un principe, la fanciulla prese coscienza del proprio stato e, in preda alla disperazione, si tolse la vita gettandosi dalla torre. I nani, pietrificati dal dolore, si trasformarono in statue.

Orari di apertura: Tutti i giorni, dalle 10.00 alle 18.00
Ingresso: €10 + €2,50 per l’audio guida
Villa Capra
Villa Capra, nota anche con il nome di Rotonda del Palladio, è sicuramente l’edificio più celebre dell’architetto vicentino. Noi purtroppo non siamo riusciti a visitarla poiché chiusa la domenica (ma gli orari e i giorni di apertura sembrano essere cambiati e potete consultarli sul sito ufficiale della Villa). Indubbia la sua bellezza e quindi non possiamo che consigliarvi una visita.
2. Vicenza dall’alto: il Santuario di Monte Berico

Riprendiamo la nostra salita verso il Santuario di Monte Berico, che però troviamo chiuso per funzione religiosa. Ma ad attenderci c’è comunque una meravigliosa vista panoramica su tutta Vicenza e sulle prealpi vicentine, un vero spettacolo.
Orari di apertura:
- ora Solare: nei giorni feriali dalle 6.00 alle 12.00 e dalle 14.30 alle 18.00; nei giorni festivi dalle 6.00 alle 19.00;
- ora Legale: nei giorni feriali dalle 6.00 alle 12.00 e dalle 14.30 alle 19.00; nei giorni festivi dalle 6.00 alle 20.00.
NB: Ingresso ovviamente non consentito durante le celebrazioni religiose, qui trovate gli orari delle funzioni.

3. Verso il Centro storico
Dal Santuario di Monte Berico iniziamo la discesa verso il centro storico di Vicenza, lungo il rinascimentale porticato fiancheggiato da cappelle, che ci conduce a pochi passi da Porta Castello, unico resto dell’antico castello scaligero. Da qui arriviamo in uno dei luoghi più suggestivi e romantici di Vicenza: un ponticello al di sotto del quale scorre il fiume Retrone, dei bellissimi fiori colorati e in lontananza il centro storico di Vicenza. Un vero incanto.



4. Pranzare a Vicenza
Per pranzo invece abbiamo optato per l’Osteria Il Cursore, cibo sublime, ottimo vino e conto assolutamente giusto e proporzionato. Ma cosa si mangia nel vicentino? Beh, i due piatti più famosi sono i bigoli al ragù d’anatra e il baccalà alla vicentina con polenta. Non mancano poi i risotti, magari serviti con gli asparagi, i funghi o le zucchine e il coniglio. Insomma, avrete l’imbarazzo della scelta.
5. I Giardini Salvi e la Loggia Valmarana

A pochi passi dal centro storico di Vicenza c’è un vero e proprio angolo di paradiso, stiamo parlando dei Giardini Salvi, una delle aree verdi più piccole della città. Al suo interno sono custoditi due magnifici tesori in stile palladiano: la Loggia Longhena, voluta da Baldassare Longhena a situata sul lato occidentale, e la Loggia Valmarana, la cui paternità sembra essere ricondotta proprio ad Andrea Palladio. A rendere ancora più suggestivo il tutto e conferire al parco un’atmosfera bucolica c’è la Seriola, il corso d’acqua che scorre proprio al di sotto della Loggia Valmarana.
Orari di apertura dei Giardini: tutti i giorni, dalle 7.30 alle 20.00

6. Il Teatro Olimpico

Percorrendo per intero il famosissimo corso Palladio, arteria principale del centro storico, si giunge al Teatro Olimpico di Vicenza, l’ultima creazione di Andrea Palladio, che purtroppo morì prima di vederlo terminato. Inaugurato nel 1585 ed ispirato ai teatri greci e romani dell’antichità, è il teatro coperto in muratura più antico del mondo. Esso è essenzialmente costituito da una gradinata ellittica con un colonnato adornato da statue rappresentanti personaggi mitologici o legati all’Accademia Olimpica e da una palcoscenico a due ordini, con statue e prospettive architettoniche che riproducono le strade della città di Tebe. Il gioco prospettico che si va a creare è strabiliante e siamo sicuri che questo teatro lascerà a bocca aperta anche voi!

Orari di apertura:
- orario invernale (dall’1 settembre al 30 giugno): da martedì a domenica dalle 9.00 alle 17.00 (ultimo ingresso alle 16.30);
- orario estivo (dall’1 luglio al 31 agosto): da martedì a domenica dalle 10.00 alle 18.00 (ultimo ingresso alle 17.30).
Ingresso: 11€ biglietto normale, 8€ ridotto, gratis fino ai 17 anni.
7. Il Duomo di Vicenza: la Cattedrale di Santa Maria Annunciata
La Cattedrale di Santa Maria Annunciata, risalente al XIII secolo, si trova in Piazza Duomo ed è un imponente esesmpio dello stile tardo gotico veneziano. Anche qui c’è la mano di Palladio: la cupola e, probabilmente, anche la Cappella Alberico e il portone d’ingresso sul lato nord sono stati progettati dal famoso architetto vicentino.

8. La vista dall’alto – La Basilica Palladiana

Proprio nel cuore di Vicenza, precisamente in Piazza dei Signori, sorge uno dei monumenti più importanti del rinascimento veneto, stiamo parlando delle Basilica Palladiana. Va però fatta fin da subito una precisazione, infatti, la Basilica Palladiana non è una basilica, ossia non è un luogo di culto. Palladio scelse infatti questo nome in ricordo delle basiliche dell’antica Roma, luoghi in cui si gestiva la politica e gli affari più importanti della città. Non è un caso, infatti, che la Basilica altro non è che l’antico Palazzo della Ragione di Vicenza.

Se in passato questo edificio era adibito a svolgere le funzioni amministrative e commerciali della città (il piano terra era sede di botteghe e negozi e il primo piano ospitava un enorme salone unico dove si riuniva il consiglio della città), oggi la Basilica è diventata un luogo della cultura, ospitando mostre, esposizioni ed eventi.
Nel 1546 Andrea Palladio diede inizio alla progettazione del restauro di questo antico edificio. La sua idea era quella di rivestirlo con logge in pietra bianca di Piovene di Rocchette, nei pressi dell’Altopiano di Asiago. Pertanto realizzò due ordini di logge sovrapposte caratterizzate dell’utilizzo di moduli che si ripetono e utilizzando le seriane, ovvero elementi architettonici costituiti da un arco a tutto sesto compreso tra due aperture rettangolari delimitate da colonne.


Noi vi consigliamo di visitare la Basilica Palladiana al tramonto, infatti dalla loggia superiore è possibile accedere alla terrazza panoramica, con vista su Vicenza. Da non perdere.
Orari di apertura: gli orari e i giorni di apertura della Basilica palladiana sono in continuo mutamento, per questo vi consigliamo di controllare sul sito ufficiale.
Ingresso: 4€ (terrazza + loggia + salone).

Ed è proprio con questa vista magnifica e con due bicchieri di spritz che salutiamo Vicenza, una città a misura d’uomo che ha davvero molto da offrire.
Comments
10 Commentsanna di
Mag 4, 2019Grazie mille ragazzi per questo post. Essendo io della zona, abitavo a 20 km da vicenza e a vicenza ho lavoratao per 20 anni, mi sono quasi commossa nel rivederla. L’avete descritta davvero benissimo. Vicenza è sempre uno spettacolo, e per fortuna negli ultimi anni la stanno valorizzando alla grande.
wanderful travels
Mag 11, 2019Grazie davvero Anna, ne siamo felici 🙂
MARTINA BRESSAN
Apr 29, 2019Sono di Vicenza, e mi ha fatto molto piacere leggere questo bellissimo articolo. Hai descritto davvero bene la città e bellissime le foto della vista che concede la terrazza della Basilica, specialmente al tramonto
wanderful travels
Apr 30, 2019Grazie mille Martina 🙂
Valentina
Apr 29, 2019Certi angoli e certe atmosfere di Vicenza mi ricordano tantissimo Monselice, soprattutto per le statue dei nani di Villa Valmarana ai Nani! Non ho mai visitato questa città, ma vedo che offre davvero tanto al viaggiatore!
wanderful travels
Apr 30, 2019Wow, non conoscevamo Monselice, abbiamo sbirciato su internet ed è davvero molto bella come cittadina! La aggiungiamo subito alla nostra lista di luoghi da vedere in Italia, grazie mille 🙂
Simona
Apr 26, 2019Certo che Vicenza è proprio bella! Il Santuario, i parchi, i giardini e la loggia erano i miei preferiti. Poi però hai parlato del Teatro ed è bastato un attimo per restare a bocca aperta immaginando di essere lì!
wanderful travels
Apr 30, 2019Sì, il teatro è davvero meraviglioso e Vicenza è davvero bellissima, pensavamo di visitarla in 2-3 orette e invece le cose da vedere sono davvero tante! Super consigliata 🙂
Annalisa
Apr 26, 2019Sono sincera, non avrei mai preso in considerazione Vicenza come meta di un viaggio. Invece vedi che di cose da fare e da vedere ce ne sono diverse. L’interno del duomo ad esempio, è molto accattivante. Un altra cosa che mi piacerebbe visitare è il giardino dei nani. La leggenda mi ha colpito molto, e io credo che nelle leggende c’è senpre un fondo di verità
wanderful travels
Apr 30, 2019Anche noi l’abbiamo sempre snobbata e invece ci ha davvero sorpresi 🙂